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TESTO DELLA STORIA DA COMPLETARE A CURA DELLE SINGOLE CLASSI

LA PIANTA DELLE PANTOFOLE

(tratto dalla rubrica "La domenica dei piccoli" pubblicata su l’Unità di Milano il 22. 5. 1949,… con finale aperto!)

 

Il contadino Pietro andò un mattino nel suo frutteto con l'intenzione di cogliere delle mele. La pianta delle mele era in mezzo a un prato e, mentre le si avvicinava, Pietro vide tra le foglie delle macchie di diversi colori: blu, giallo, rosa e viola.

- Diavolo - pensò - non ho mai visto delle mele azzurre, cosa sarà?

Giunto vicino alla pianta, il mistero diventò chiaro d'un tratto: tra i rami e le foglie penzolavano in bell'ordine dondolando al fresco vento, centinaia di pantofole.

- A chi sarà venuto in mente di attaccare tante pantofole alla mia pianta? - si domandò Pietro.

Salì sulla pianta per esaminare bene la cosa, e si accorse che le pantofole erano attaccate ai rami per mezzo di un gambo sottile, insomma che le pantofole erano cresciute sulla pianta al posto delle mele. Pietro non credeva ai propri occhi. Si pizzicò forte una gamba per sentire se era ben sveglio. Non c’era dubbio, non stava sognando.

Pietro considerò a lungo quelle strane pantofole. Ce n'erano di tutti i tipi: con il fiocco, con la fibbia, con la doppia suola, con il pelo dentro e così via. Che fare?

Come va a finire?

 

Il finale di questa storia è lasciato all’immaginazione delle scolaresche partecipanti.

Il finale, della lunghezza massima di 5000 battute, scritto in word o in pdf, andrà inviato all’indirizzo di posta elettronica:

progetti@varesenews.it

 

Quando Rodari propose questo gioco ad un gruppo di bambini, ottenne alcune divertenti risposte…ve le proponiamo.

 

 

MARIO ZANIBONI scriveva:

"Il contadino salì sul ramo più alto del melo e dove il fogliame era più folto vide un omino, che era il genio del bene che gli disse:

- Sono venuto a vedere se sei avaro o generoso.

Pietro pensò che aveva trovato la sua fortuna e, sceso rapidamente dall'albero, raccolse tutte le pantofole e le portò in paese, dove le vendette in un baleno. Ma l'omino fece in modo che le pantofole, una volta vendute tornassero ad essere mele, ed essendo già la stagione avanzata, quelli che avevano comprato le pantofole si trovarono con delle mele marce e si arrabbiarono con il contadino. Tornarono da lui per chiedergli indietro i soldi..."

La storia è ancora molto lunga: l'omino, insomma, voleva che Pietro regalasse le pantofole, non che le vendesse. Una volta capita la lezione, Pietro mise da parte l'avarizia: le mele tornarono buone e lui poté pagare i debiti e gli anni successivi il melo tornò a dare pantofole, ma Pietro le distribuì gratuitamente a quelli che ne avevano bisogno. Così ha immaginato Mario.

 

DREI LEA immaginava invece un'allegra spiegazione per il... miracolo delle pantofole: una volta Pietro aveva perso una pantofola e non l'aveva più ritrovata. Era stata questa pantofola a fruttificare, e così Pietro era stato ricompensato per la perdita.

 

BAZZOCCHI REMO si rivelò molto bravo. Egli immaginò che…

… i tre figli del contadino vanno anche loro a vedere la pianta, odono un rumore sotto terra e scavano. Scoprono una galleria, vi discendono e trovano un nanerottolo che lavora da calzolaio: ma le pantofole che lui produce gli scappano di mano e s'infilano su per la pianta…

 

BERTUZZI ENRICO scrisse invece:

"Che fare? Pietro pensa e ripensa poi raccoglie in una bella cesta le pantofole, le allinea in file ben diritte, le ricopre di terra e se ne va. Trascorso un anno, torna nel frutteto a vedere e indovinate che cosa trova? Tante piante, quante erano le pantofole, tutte cariche di... mele!"

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