"Prendete due parole, le prime due che vi
vengono in mente. Esempio: pianta e pantofola.
Mescolatele, ne uscirà il titolo: "La
pianta delle pantofole"…
Di questa storia Rodari ci ha fornito addirittura
cinque versioni - delle quali quattro ancora rimaste inedite - più
altri schemi sparsi qua e là nei suoi incontri con gli insegnanti.
La quinta versione, quella che vi proponiamo, è
stata pubblicata nella rubrica dedicata ai bambini "La domenica
dei piccoli"… con finale aperto. Si tratta quindi di un prodotto
che ha una sua storia significativa ed inoltre
è già pronto all’uso.
Suggerimenti di carattere didattico
"…è il momento di lasciar libera la
fantasia, di credere a tutte le cose incredibili
che essa ci racconterà".
E’ il suggerimento che ci fa lo stesso Rodari nel
consegnarci in mano la storia. Le 5000 battute previste dal
regolamento non sono poche… perché avere fretta di arrivare alla
fine? Rodari ci fornisce appena l’ambientazione e l’esordio della
storia. Proviamo quindi a svilupparla prima di giungere alla
conclusione.
Qualche input… ma solo per chi è a corto d’idee!
- Dopo essersi ripreso, Pietro tornerà subito in
paese… riuscirà a tenersi il segreto?
- Che cosa deciderà (o decideranno) di fare?
- Le pantofole probabilmente sconvolgeranno la sua
vita semplice di contadino…
- La gente comincerà a sospettare… che cosa
dirà?
- E l’anno seguente?
Potrebbe essere questo il momento culminante della storia!
- A questo punto la vicenda potrà avviarsi alla
conclusione come in una parabola
discendente.
Il finale
potrà essere
- circolare
(si ristabilisce l’equilibrio
iniziale);
- ad effetto
(si inserisce un elemento che
scombussola di nuovo tutto);
- positivo
(ma non necessariamente…).
- aperto
(la vicenda potrebbe addirittura…
non concludersi!)
Buon lavoro!
Giorgio Diamanti